martedì 23 dicembre 2008

Madre Cara

Stavo per iniziare a scrivere. Sono le 23,05. Un silenzio assordante mi attanagliava. C'è stata un'altra scossa di terremoto. Ho potuto sentirla bene. ero immobile e lo sono rimasto. Non è caduto il mondo. Pensavo fosse la mia testa a girare. La stessa sensazione che mi è accaduta pochi attimi prima di svenire qualche giorno fa.

Segreti. Sempre e solo segreti.

I segreti portano alla dannazione.

Madre mia. Madre cara. Tu, madre biologica. Tu, madre natura. Tu, madre di questo indefinito ed indefinibile creato.
Tu, Madre cara. Mi hai protetto, mi hai insegnato quale fosse la via per non fare dell'uomo un semplice animale governato nelle proprie scelte e decisioni dal solo istinto.

Tu Madre, che mi hai dato la possibilità di conoscere. Che hai permesso che ognuno di noi potesse dare un senso a tutto ciò che siamo.
Tu, cara Madre, che senso ha tutto questo?

Dimmi Madre Cara, perché di tutte queste divisioni.
Dimmi Madre Cara, spiegami perché tutte queste ingiustizie,
dimmi ancora, sii paziente, qual'è il significato di tutto questo male.

Perché non spieghi che un abbraccio può arrivare laddove le barriere negano libertà e pace interiore a popoli interi?
Perché Madre Cara si generano incomprensioni fatte di niente e non poni rimedio?

Madre Cara, io però la fiducia voglio riporla nell'uomo.

Dammi la forza nell'ispirazione per creare, per disegnare il mondo e per potermi stupire.
Perché uccidi tutta questa gente Madre Cara?
Perché ci dai una ragione se essa non è sufficiente a comprendere le tue scelte illogiche?

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