lunedì 20 ottobre 2008

Sono solo APPARENZE

Mi è stato regalato un libro. Un regalo che diventerà sempre più caro.

Strano vedere come ci si attacca a certi oggetti inanimati e renderli simboli e bandiere di stagioni trascorse o episodi di vita particolari.
Forse è un modo di rendere, o meglio, cercare di rendere indelebile quei ricordi cui teniamo, che ci identificano e che mai vorremo veder essere macerati dal tempo.
Vana illusione ahimé.
Possiamo combattere contro i mulini a vento per il gusto di combattere contro le ingiustizie, ma sempre meglio essere consapevoli che il fine non é vincere bensì uscir vincitori da una battaglia comunque già segnata.

Sto descrivendo la mia vita senza volerlo...

Comunque dicevo, questo libro regalatomi riporta una citazione di un altro testo che mi ha colpito.
Tutte quelle apparenze che sono il Dio facile dei tempi moderni sono qui descritte con ironia tragica:

Shrree Rose vedendo che la festa era riuscita perfettamente e che gli invitati ridevano e ballavano si chiese:
"Perché qui tutti si divertono e io no!"
Shrree non sapeva che in quel momento ogni invitato , nessuno escluso, aveva il suo stesso pensiero
.

Clive Blatty.

domenica 19 ottobre 2008

Inverno

E' arrivato l'inverno. Inevitabile, rimandato sin quando non lo si avverte.
Non è possibile rinnegare il gelo che mi scuote,
i brividi che mi assalgono,
il buio fatto di tenebre che mi spaventano per la prima volta,
il mio corpo che si china a dolori fisici, manifestazioni vili dalla causa psicosomatica,
la mia mente turbata ed incline a trovare futuro nella sol sofferenza,
il mio cuore sgretolato da colei che non posso avere,
la mia dignità sepolta da quel che mi rende spaventevole e non accetto.

E' arrivato a tinte nitide e mi ha stretto,
mi ha accolto
e non ho fatto resistenza.

E' tutto come prima ciò che mi circonda.
C'è la gente, gli amici, il paesaggio, vite che si incrociano,
ma a me pare tutto indistinto, in bianco e nero.
Nessuno più ha un nome o un'identità.
E' tutto come prima, ma manca la speranza, la gioia, il desiderio.
E' tutto come prima, ogni cosa è al suo posto ma nulla ha più valore.
Non c'è momento in cui mi possa permettere di stare senza lei.
Perché è lei che voglio.
E' in lei che ho impiegato sin all'ultima goccia della mia vitalità.
E' entrata nella mia vita e ho sentito.
Non c'è bisogno di farsi domande. Nè di cercare risposte.
Sono tutte lì ed avrei dato tutto ciò che pensavo di non riuscire mai a dare.

Vedo la mia vita lì.
L'aspetto lì.
E spero per il futuro, ora, che il mio presente è desolazione.

Questa sera è lunga. Il tempo si è fermato. tic-tac.
Il tempo cessa d'esistere eppure la mia sofferenza tende all'infinito.
E' così oggi, sarà così domani e non mi abbandona mai.
E' un dolore perenne, che si aggrappa e mi trascina nelle tenebre.
Ogni sorriso è un falso volgare della felicità che non mi appartiene,
ogni altro pensiero sottostà a ciò che ha la precedenza
ed è inutile insistere a combattere contro l'indefinibile.
Un astrattismo pervade la mia mente e la maltratta abusando del proprio potere.
Sono in balia di mostri che escono da una nebbia che pervade l'orizzonte.

Sono un'albero spoglio che non ha nulla d'offrire.
Non sono il nido caldo che vorrei essere.

Sono pronto a perire.
L'inverno è arrivato.

giovedì 16 ottobre 2008

Mucca

Quella mucca che mi guarda nell'header della qui presente pagina web è e non è.
E' una foto scattata dal sottoscritto.
E' oramai anni che resto affascinato da quel momento che sono riuscito ad immortalare.

Continuo a vacillare.
Spero di cadere lasciando un buon ricordo.
Vorrei tanto stare a galla e combattere con te. Ma lo farei per te.
Senza te non ha senso alcuno.
E' un conto alla rovescia. so già che la sofferenza avrà la meglio su di me.
E' solo questione di TEMPO.

Astrattismi puerili

Oggi. Terribile rileggere ciò che si è appena scritto con la presunzione d'essere in un presente contemporaneo e ritrovarsi invece in un passato abusato e vittima del tempo trascorso.

Forse sono troppo criptico. Ma è una difesa della propria privacy per i più. Ed una speranza che coloro i quali (ho voglia di scrivere proprio "coloro i quali") le parole sono indirizzate cerchino una propria chiave di lettura e possano trovare la soluzione di cui è all'oscuro lo stesso ideatore del gioco.

All'ora (o allora) scrivo col senso del poi. col senso dell'è stato. Immagino parole già rilette e le vivo da futurista già nel presente.

Sarà.

effettivamente criptico ha una etimologia greca ("nascosto").

Oggi mi sento ("mi sono sentito") stordito, intontito, attonito, frastornato dalla Sua non presenza.
E' come se stamani non mi fossi svegliato. Spero d'essere ancora dentro un incubo, in cui già il svegliarsi e non vedere sarebbe un lieto fine.

E questo annullerebbe il senso del tempo e mi permetterebbe di vincere.

Nei sogni il tempo non ha valore.
Nell'amore il tempo non ha valore.
L'amore non mi è concesso.
Spero tanto di sognare per fuggire via senza una fine già sancita.