domenica 28 ottobre 2007

Gira la ruota

Son veri o falsi?
Giaci supina in quell'angolo che chiami il mio buchetto
non ne vuoi sapere di sporgerti oltre la soglia di sicurezza.
Un raggio che attraversa spiovente una fessura della persiana abbassata
illumina una piccola porzione della tua tuta.
Il viso è nascosto da uno scudo di braccia
il corpo è accovacciato, nel desideio di sparire.
Mi fa male tutto questo,
mi ferisce guardare quel che ti hanno fatto,
non ho la forza d'essere ipocrita e dirti che va tutto bene.
Come ti senti?
Come ti sentirai?
Cos'hai provato?
L'irreversibile ha bussato a questa porta stamane
s'è appropriato d'un corpo, ha violato il tuo animo.
Il volto della bestia forse avrà intravisto il tuo sorriso,
il tuo sguardo dolce.
Non ha esitato ad aggredirti,
ha sentito l'odore della preda
e ha disprezzato l'intelligenza riducendo al senso comune della carne.
Sono impietrito, ho paura, non so come comportarmi.
Eri la mia bambolina,
tu adorabile zecca, eri quella dolce metà adorabile,
ch s'ostinava ad amarmi nonostante tutto.
Sai, lo hanno preso,
ma non posso dirti altro,
mi limito a pensare anche questo.
Non posso prometterti nulla in questo schifo di mondo,
non posso consolarti
non posso assicurarti che ti proteggerò perché non posso nasconderti dal mondo reale.
Non posso mentirti su d'un paradiso che c'è e non c'è.
Là fuori ognuno si difende come può.
Col sole alle spalle, qualche persona piange qui fuori in strada; proietta nell'ombra della propria sagoma un lungo rosario. Proferisce parole, parole, solo parole.
Ancora parole.
Vende la propria anima ad un Dio. Loro hanno le redini della verità.
Io la lascio loro, commiserandomi nel pianto di ciò che mi resta, la sincerità.

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