lunedì 3 dicembre 2007

Al di là

Capita di avere voglia di cambiare. Capita di ricominciare. Capite di partorire sogni, che ci chiamavano ma la loro forza si sgretolava dinnazi alla distanza, in un riecheggio impetente dinnanzi ai nostri limiti.
E così quella luce fonte pura d'energia incontrastata ed incondizionata non può nulla di fronte alla cecità dei nostri occhi.
E così quel bagliore viaggia all'infinito su d'una linea retta o su d'una curvatura, dove il tempo vacilla.
Un giorno vediamo, percepiamo l'energia che ci scalda. E ancor prima ci fermiamo ad ascoltare dando senso a quel che pian piano limita e ci accompagna nell'oblio.
Là, vediamo quel che siamo.
Là riscopriamo la cultura dell'essenza e dell'essenziale, che abbiamo via via smarrito.
Ci accorgiamo di cosa voleva dire sognare. E fa male. Tanto.
Ci accorgiamo che quel che sappiamo delle cose è raccolto in un dizionario anonimo, colmo di cultura magari, e mai così vuoto in sentimento.

Ma quel giorno ne prendiamo atto. Capita. Qualcosa splende ancora, ha sempre brillato. Quella luce non la lasciamo per nulla al mondo.
Quella luce resterà l'obiettivo da inseguire. Lo sò che la distanza che ci separa è da qui all'inifinito, al di là d'ogni confine.
Sulla strada troverò ogni cosa, pagine d'impossibile sino al giorno prima, ma quello è il futuro incontaminato ed io ho smesso di creare barriere tra lui e me.

Vado avanti, al di là dei confini, oltre le distanze, senza ideologie, verso la libertà.
Ecco il mondo che cercavo.

1 commento:

Amministratore ha detto...

Amo la vita,
nel grembo echeggia
luce che brilla
e timida aleggia.

Amo la vita,
e lenta s'avvanza
colorata e ardita
tra gioia e speranza.

Amo la vita,
nei mille eventi
e la gioia si libra
da dolori e tormenti.

Amo la vita,
nel buio svanisce
mentre fugge rapita
nuova vita fiorisce.

Ciao Luca...